Cercherò senza tanti termini difficili spiegare prima come è composto e poi andremo dritti al problema della sua infiammazione negli sportivi.
La sinfisi pubica è un’articolazione, data dall’emi bacino, composto da Ileo Ischio e Pube, che incontra l’altra parte uguale interponendosi con un disco fibro-cartilagineo,tenuto saldo,da numerosi legamenti.
Vedi figura 1 e 2 che insieme all’osso sacro formeranno il bacino.
Insieme alle ossa del Bacino ai suoi legamenti ci sono i muscoli:
Come si evince dalla foto nella zona pubica abbiamo una confluenza inserzionale di più muscoli quali gli adduttori e il retto degli addominali.
Ma oltre a questi due principalmente ve ne sono altri secondari per zona adiacente al pube come il muscolo pettineo, il gracile, l’ileo psoas, il tensore della fascia lata.
Oltre alla parte muscolare e legamentosa, nella zona pubica confluiscono, una serie di visceri, fasce, nervi, e vasi che non sto qui a specificare per non dilungarmi troppo.
L’Osteopata nel suo lavoro andrà generalmente a manipolare e ristabilire un equilibrio anche verso altre articolazioni come quelle delle vertebre dorsali e cervicali, ma anche delle ginocchia e delle caviglie fino ai piedi.
Oltre a questo l’osteopata potrà fare un lavoro di riequilibrio fasciale e cranio sacrale, che come dimostrato, in letteratura tura medico scientifica, aumenta l’elasticità generale a livello articolare muscolare e legamentoso, garantendo all’atleta allontanamento dalla "zona del non ritorno", con conseguente diminuzione del rischio infortuni.
E’ importante in una squadra professionista o semi che vi sia un lavoro di squadra, quindi Preparatore atletico e Mister devono viaggiare all’unisono per dosare il carico dei lavori muscolare e di resistenza senza arrivare alla soglia del non ritorno, oltre passandola, ci si espone al rischio infortuni e conseguente maggior senso della fatica in gara, con una diminuzione delle performance della squadra.
Quindi diminuire il rischio infortuni, in una squadra sportiva professionista o amatoriale, può essere gestito solo attraverso un lavoro di equipe.
Anche l’Osteopata, il Fisioterapista, lo Scout Man insieme ognuno con la sua competenza, contribuirà al monitoraggio dello stato di salute degli atleti e sulle eventuali azioni di prevenzione del rischio infortuni.
Concludo che la Pubalgia è una infiammazione molto dolorosa e limitante per qualsiasi sportivo, in particolar modo per il pallavolista, ma se presa per tempo e con le dovute accortezze e terapie, regredisce molto più rapidamente di quanto si possa pensare, tanto da dare grosse soddisfazioni professionali per l’osteopata o per il fisioterapista unitamente all’equipe della squadra pallavolistica e all’atleta stesso.